Lettura notturna
13 sabato Giu 2015
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in26 domenica Apr 2015
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Posto, anzi incollo questo di Daniele, perchè esprime esattamente cio’ che sento, parola per parola.
E’ da quando ho visto la puntata 11×21 di Grey’s Anatomy che non penso ad altro. Sarà stupido, perchè una banale serie tv, ma sapete una cosa? Durante questo periodo orribile della mia vita, durante questi 4 anni, solo una cosa mi dava un po’ di conforto: aspettare il venerdì notte/sabato per guardare Grey’s Anatomy; ha sempre la risposta. Ha sempre la parola giusta al momento giusto. SEMPRE.
Condivido ogni parola, ogni singolo frammento di dolore, di speranza persa.
E mi chiedo, riferendomi a me, proprio perchè Grey’s Anatomy mi ha sempre dato la risposta, se io debba smettere di sognare, di sperare nel mio Derek.
Vi lascio al suo articolo.
No non sto bene.
Non sto affatto bene.
E non state bene nemmeno voi.
Ma prima di cominciare, quella che non sarà una recensione, né un commento, ma sarà un qualcosa che nemmeno io riesco a definire, ci tengo a fare una premessa.
Non permettete a NESSUNO, ripeto a NESSUNO, di screditare il vostro dolore.
Non vergognatevi di disperarvi, di essere in lutto e di voler condividere con il mondo il vostro malessere.
Chiudete gli occhi, piangete, gridate, stendetevi sul pavimento del bagno, condividete scene e frasi sui social, fate qualsiasi cosa di cui avete bisogno per liberarvi, per gestire il dolore.
Non permettete a nessuno di dirvi che state facendo una tragedia per niente.
Non permettete a nessuno di dirvi che “tanto è solo un personaggio fittizio, è solo uno show”.
Bloccate, segnalate, eliminate questa gente.
Non avete bisogno di loro.
Così come quelli che vi riprenderanno dicendo: “la finzione supera la realtà. Si piange e ci si dispera per Derek Shepherd e non per i bambini che muoiono di fame, i barconi che affondano, i partigiani morti per il paese.”
Non calcolatela proprio sta gente, perché per il solo fatto che fa esempi del genere, non va proprio presa in considerazione.
Soffrire per la morte di un personaggio (che per noi in realtà è ben altro) è un nostro diritto.
E noi ce lo prendiamo tutto questo diritto.
Perché soffrire per Derek Shepherd, non significa essere indifferenti alle tragedie ‘reali’ come dice sta gentaglia.
Perciò sentitevi liberi di fare tutto ciò che volete, di affrontare questo lutto come fareste per la morte di un vostro famigliare, amico, conoscente.
Per noi che siamo una famiglia, che con questo show ci siamo cresciuti, che ci sentiamo proprio collegati come se tra noi e lui ci fosse un cordone ombelicale, non deve esserci alcune vergogna, né esagerazione, nel dire che questo è il nostro 11 Settembre personale.
Vedete, Grey’s ci ha abituati alle grandi morti.
Quante ne abbiamo viste in 10 anni?
Così tante che ognuna di loro, ci ha strappato un pezzo di noi.
Ed era consuetudine, perché è così che questo show ci ha insegnato a gestire il dolore, dire “vado a stendermi sul pavimento del bagno”.
Io stesso l’ho detta più volte questa frase.
Ma MAI, come oggi, ne capisco a pieno il senso.
Mai, come oggi, realizzo il significato di questa frase, di questo gesto.
Mi sento proprio totalmente empatico, per la prima volta davvero, ma davvero, con Izzie Stevens.
Adesso lo sento proprio quel vuoto che ti paralizza, che ti tiene schiacciato contro un pavimento e che non ti fa muovere un muscolo, né cambiare posizione.
Lo sento questo vuoto, questa assenza che rimane quando qualcuno di importante nella tua vita va via, ed è un vuoto così immenso, così grande, assordante, che non sai che fartene.
È un nulla eterno che ti spaventa, ma a cui non puoi ribellarti.
Se questa fosse stata una normale recensione, adesso sarebbe come le pagine di New Moon che segnano i mesi di Ottobre, Novembre, Dicembre, Gennaio.
Ve le ricordate?
Solo il nome dei mesi, per il resto sono bianche, vuote.
Si perché ci troviamo difronte a un vero e proprio terremoto emotivo, a un trauma che non ha precedenti.
Ci troviamo a fare i conti con un evento che mai avremmo ritenuto possibile.
Perché ci sono dei limiti, delle barriere da non superare.
E Derek Shepherd, i MerDer, erano una di queste barriere.
Questo limite non solo è stato superato, ma ci è proprio stato tolto, strappato via, estirpato, come se non fosse mai esistito.
Per chi mi conosce o mi legge da tempo, sa bene che seguo tante serie tv, ho un sacco di ship, ma solo 3 OTPs.
E chi mi conosce, sa che ho sempre detto che non importa quanti altri show verranno dopo Grey’s Anatomy, non importa quante coppie per me da semplici ship, diventeranno OTP, i MerDer saranno sempre e per sempre al primo posto, anche quando la serie finirà.
Questo perché loro mi hanno dato tanto, così tanto da riempirmi la vita, da cambiarmela persino.
Sono riusciti a darmi quelle emozioni, quelle lezioni, quell’amore, quel dolore, quelle risate e lacrime che mai nessuna coppia è riuscita a darmi.
E adesso è proprio una fitta al cuore, parlare dei MerDer al passato, perché la verità cruda e umanamente inaccettabile è che Derek Shepherd è morto.
Scrivo questa frase per la prima volta e devo fermarmi per forza per realizzarla davvero.
Derek Shepherd è morto.
Non so se mi abituerò mai a questo, non so se con il passare dei giorni, questa verità verrà rielaborata e accettata, io questo non lo so.
So solo che sono stato tra i primi a sottolineare (da quanto? 5 o 6 puntate? O di più?) che c’erano degli indizi fastidiosi, potenzialmente pericolosi, delle frasi criptiche, delle canzoni persino, che sembravano preannunciare una tragedia.
Nelle ultime due recensioni è un aspetto che ho marcato, lo davo per certo.
Ma la verità è che io.. mentivo.
Non ci ho mai creduto veramente, mentre quella piccola parte razionale di me sapeva e scriveva quelle cose, l’altra, quella istintiva, irrazionale, da shipper depresso proprio, negava, negava, negava.
L’ha sempre fatto, anche alle 21:00 del 23 Aprile, quando è uscita illegalmente e in anteprima, un’intervista che parlava dell’uscita di scena di Patrick Dempsey.
Negava anche a 00:30, quando i canadesi hanno cominciato a postare video e foto dell’episodio.
Negava anche all’01:00, quando in Canada la puntata era finita e tutti scrivevano #RipDerekShepherd
Continuavo a ripetermi che no, non è vero niente.
Continuavo a dire che fino a quando non avessi visto con i miei stessi occhi, non ci avrei creduto.
Che fino a quando non vedevo quella scena, non sentivo quella frase, tutto era solo un grande, immenso malinteso.
E invece poi la puntata è arrivata e tu la segui paralizzato, secondo per secondo, perché sai che in un attimo tutto può cambiare.
La prima parte di puntata passa e tu quasi tiri un sospiro di sollievo perché tutti sono salvi, perché il peggio sembra passato, perché dunque è davvero solo un malinteso.
E invece poi Derek Shepherd ha la brillante idea di fermarsi con l’auto in mezzo alla strada, chinarsi per cercare il suo cellulare e in un attimo l’incubo diventa reale.
Non ricordo molto del dopo, è come uno shock.
Ma c’è un’immagine che mi porterò nella tomba, e sono gli occhi vivi e allarmati di Derek Shepherd, mentre è su quella barella.
È proprio un’immagine che mi tormenta, che mi toglie il sonno la notte.
È una crudeltà che non riesco a digerire.
Quel senso di impotenza, mentre sai che per te c’è una possibilità di salvarti, ma nessuno sceglie la via giusta.
E allora piovono madonne, bestemmie, rabbia di chi non sa arrendersi, di chi non accetta una fine così indegna.
Diventi irrazionale e te la prendi con quel piccolo, bastardo, viziato e figlio di puttana che guidava quella cazzo di macchina sportiva.
Te la prendi con la ragazza bionda che blaterava, che premeva per arrivare in orario a quel test di chimica.
Un test di chimica ci ha tolto Derek Shepherd.
Ti ritrovi ad augurare il peggio a questa gente, che il ragazzo diventi povero, ma povero davvero, così poi col cazzo che gira col macchinone di papà.
Ti auguri che quella ragazza venga bocciata per due anni di seguito e che disperata si tolga la vita.
Te la prendi anche con la signora incastrata nell’auto, perché si, perché lei ha fatto perdere del tempo, perché Der si sarebbe fermato in mezzo alla strada, ma magari l’avrebbe fatto 20 minuti prima che quel camion passasse.
E non sarebbe successo nulla.
Una signora amante dei carboidrati ci ha ucciso Derek Shepherd.
Te la prendi con quel cazzo di… ospedale? Davvero?
Si può chiamare così quella discarica dove hanno portato Derek Shepherd?
Manco a Tijuana ci sono ospedali così, del terzo mondo proprio.
Te la prendi con quei macellai che non sanno fare il loro lavoro, urli perché qualcuno li faccia del male fisico e li impedisca di mettere le mani su Derek.
Ti arrabbi perché, dove cazzo sono April, Owen e Amelia quando servono?
Dov’è il SUO ospedale.
Lo sai, perché te lo confermano, che se Derek fosse stato ricoverato in un vero trauma center, lui si sarebbe salvato.
E questo fa malissimo, più di ogni altra cosa.
Questa ingiustizia ti brucia l’anima proprio.
Te la prendi col dottore barbuto che non fa la TC cerebrale, lui che è la causa di tutto.
Te la prendi col neurochirurgo che è fuori a cena e arriva in ritardo mentre Derek muore a poco a poco su quel tavolo operatorio.
Una cena in un ristorante, ci ha ucciso Derek Shepherd.
Ti chiedi perché questi macellai non sono stati denunciati, perché non sono in galera mentre attendono di friggere su una sedia elettrica.
Ti domandi che fine ha fatto il camionista (era Emma Marrone?), quello che l’ha investito, che ce lo ha ucciso.
Emma Marrone ci ha tolto Derek Shepherd.
Vuoi la certezza che qualcuno paghi, vuoi la tua vendetta, vuoi vedere bruciare quei medici e quel camionista, vuoi che soffrano come tu stai soffrendo adesso.
Ma più di tutto, vuoi la sua testa.
E non c’è bisogno di fare nomi, sappiamo benissimo di chi stiamo parlando.
Vuoi la sua testa perché ti ha preso in giro, ti ha mentito per tutto il tempo, ti ha raccontato una bugia.
Sto per parlare della coppia della televisione americana, anzi mondiale, LA coppia che ha fatto storia e ha segnato tutti noi.
E mentre ve ne parlo, mi sento davvero Rose del Titanic, sento il peso di 100 anni addosso, di un cuore martoriato che ricorda.
Shonda Rhimes ci ha tolto tutto.
Con un colpo di spugna ha cancellato 10 anni, 11 stagioni, una storia.
Ma non è che ci ha rovinato solo uno show, è che ci ha rovinato proprio la vita.
Si perché Meredith e Derek per noi sono la pietra miliare su cui si fonda tutto.
Sono l’ancora, il fondamento, LE BASY, il sogno, il simbolo.
Tu Shonda, HAI SPUTATO SUL NOSTRO SOGNO.
Non è per la morte del personaggio in sé, ma è per quello che rappresenta.
Derek era la speranza.
La speranza che ognuno di noi merita un grande amore e non importa quanto strani, cupi e torbidi siamo, nel mondo c’è qualcuno che ci amerà e ci odierà per questo.
Shonda ci strappa il cuore a mani nude, ci toglie Meredith e Derek e tu sei lì che ti chiedi quale sia il senso di tutto questo?
Perché?
Non si tratta di iniziare un nuovo capitolo Shonda, si tratta proprio di aver messo la parola ‘fine’ alla storia.
Ma non è nemmeno quello.
Si tratta di aver buttato nel cesso 10 anni.
Perché questi anni, queste stagioni, un senso non ce l’hanno più.
Sono solo vuote, inutili adesso.
Ho fatto un sogno ieri notte.
Meredith era nella casa con le candele, era lì al centro, come l’abbiamo vista nello show.
Aspettava speranzosa, camminava sul posto, borbottava.
I minuti passavano ma lei non perdeva la speranza.
Poi però non so come, a un certo punto mi guarda, si c’ero io nel sogno, mi guarda e fa una faccia confusa.
Come se si stesse chiedendo che cosa ci fa lì, in una casa di candele ormai spente.
Poi lo scenario cambia e siamo nella sala pre operatoria, riconosco subito la scena.
È quella del “pick me, choose me, love me”.
Vedo Meredith di spalle che parla, ma dopo il “pick me” si interrompe e di nuovo si gira a guardarmi confusa.
Ed è in quel momento che ho realizzato il senso del sogno.
Non c’era nessun Derek Shepherd a cui dire quelle parole, nessun Dottor Stranamore da aspettare nella casa di candele.
Meredith non se lo ricorda nemmeno, è come se non fosse mai esistito.
Ma a svegliarmi da quest’incubo sono io, che prendo il telefono e vado su fb, perché ovviamente è tutto uno scherzo, la puntata della notte precedente non è mai esistita, tutto è così surreale.
Apro FB e la vita è così strana, bastarda, che il primo post che trovo è quello della pagina ufficiale di Greys, con il video di addio a Derek Shepherd.
Lo vedo e a un certo punto mi sento come la Bailey durante la sparatoria, mentre si chiede cos’è quello strano rumore, senza accorgersi che è lei che sta piangendo.
Con che coraggio possiamo guardare ancora una replica?
Come possiamo anche solo pensare di fare un rewatch?
Non ci è rimasto nulla, perché tutte quelle battaglie, tutte quelle agonie, tutto ciò che i MerDer hanno affrontato e sconfitto, perde di significato dopo la 11×21.
Non c’è storia, non c’è nulla.
Perché qual è il messaggio di tutto questo?
Che l’amore esiste ma prima o poi finisce per colpa della malasanità?
Non bastano i casi di pomeriggio 5 della D’Urso a insegnarcelo?
Shonda ha annullato i MerDer, nel momento stesso in cui Derek muore.
Perché ha tolto loro proprio quella caratteristica che li rendeva L’OTP per eccellenza: quella di sopravvivere a tutto.
A sparatorie, annegamenti, bombe, incidenti aerei, separazioni, Addison, Rose, Barack Obama.
Shonda ha annientato l’essenza dei MerDer, la loro peculiarità e dunque 10 ANNI di storia, spariscono magicamente.
Capite la gravità?
Non possiamo più dire: “voglio una storia come quella tra Meredith e Derek.”
Ci è stata tolta questa possibilità, questo sogno.
Non abbiamo più voglia di aspettare qualcuno a cui dire: “prendi me, scegli me, ama me”.
Non vogliamo più costruire una casa di candele per qualcuno.
Tutto questo è stato inutile, tutto questo non ha senso.
Perché sì, il viaggio è importante, ma ciò che dà significato al viaggio, è il suo epilogo.
La meta.
Qui la meta non c’è.
Siamo naufraghi del Titanic, completamente alla deriva.
È come se Harry Potter fosse finito con lui che si sveglia dal coma e ha solo SOGNATO di aver trascorso 7 anni ad Hogwarts.
Ha solo SOGNATO la magia, il castello, gli amici, le avventure, Voldemort, i Mangiamorte, la battaglia finale.
Certo, il viaggio resta, bellissimo e stupendo.
Ma perde di significato, di intensità, perché lui ha solo immaginato tutto.
Harry Potter è solo un babbano (questa parola manco avrebbe più senso alla luce di tutto, come non ce l’ha più la casa di candele) che è andato in coma e ha solo sognato di fare delle cose.
Quel viaggio è un’illusione bella e buona, una bugia, una menzogna.
Pensate se fosse davvero finita così la saga.
Che senso avrebbe avuto tutto quanto?
Io è così che mi sento mentre penso ai MerDer adesso.
Perché tutta la sofferenza, il dolore, le battaglie di 10 anni, 11 stagioni, più di 200 episodi, non hanno avuto merito.
Non hanno ricompensa.
Noi fans non l’abbiamo avuta la ricompensa alla fine di questo viaggio.
Perché se abbiamo sopportato tutto questo, è stato solo per loro.
Perché erano la nostra certezza, l’antidoto contro il dolore.
E ora Shonda ci ha tolto l’unico senso per cui facevamo tutto questo.
Anche noi siamo sopravvissuti a tutte quelle orribili cose, per loro, per vederli insieme.
Per vederli vivi.
Ci abbiamo investito in questa storia, in lacrime, sogni e speranze, perché i MerDer sarebbero stati endgame e noi, anche a fine serie, avremmo continuato a sognare con loro
Ce li saremmo portati dentro al cuore, Meredith e Derek e il loro lieto fine, come fossero il nostro sole personale, una luce, un calore nelle giornate di merda della nostra vita.
E invece Shonda l’ha spenta quella luce.
Ci ha lasciati soli, senza punti di riferimento, a vagare nel buio, senza nemmeno ricordarci il perché abbiamo lottato così a lungo anche noi.
Non abbiamo più nulla, se non questo vuoto immenso, di cui non sappiamo proprio che farcene.
Conclusione:
Non ho mai amato così tanto Meredith come in questa puntata.
Mi ha spezzato il cuore, le ossa, tutto.
Mi ha frantumato proprio.
Ha reagito in una maniera così straordinaria da lasciarmi senza fiato.
Io piangevo per lei, perché non ce la facevo al posto suo.
Perché sapevo che dietro l’aria da chirurgo forte, lei stava crollando.
Il suo mondo, il suo universo è collassato.
Non ce l’ha detto urlando, né parlando per ore come sto facendo io adesso, ma tutto il suo dolore, c’è in quegli occhi che parlano, in quell’atteggiamento rabbioso che per un attimo rompe la maschera.
C’è in quel vomito buttato via come fosse veleno.
C’è in quel “Derek, Derek” che è una pugnalata al petto, l’ultimo briciolo di razionalità che va via con quella frase.
Perché Meredith è solo Meredith.
Non c’è più Derek al suo fianco, non sono più Meredith & Derek, ma è solo Meredith.
E lei ha avuto un percorso straordinario, costruito lentamente nel tempo.
Tutta questa stagione è stata pensata per addestrarla a vivere da sola, per prepararla alla fine, per comprendere il senso della frase: “You are the Sun”.
E dov’è Cristina Yang?
Dove?
Io non è che la voglio, ma la pretendo.
Perché Shonda ci ha sempre ripetuto che il messaggio di questo show è trovare la propria persona, il comprendere di non essere soli al mondo, e che le Mertina sono il cuore di tutto.
Allora baldracca, dov’è Cristina Yang?
Dov’è in questo momento? Ora più che mai?
È la fine, il mondo crolla e Cristina Yang non c’è.
È inaccettabile, incredibile, poco veritiera come cosa.
Meredith può farcela anche senza la sua persona.
Può vivere anche senza di lei.
Ma questo non significa che deve farlo per forza.
La morte più traumatica nella mia vita di telefilo, è stata quella di Marissa Cooper.
Ero piccolissimo, quella scena mi ha bloccato la crescita.
Pensavo che mai nessuno avrebbe preso quel primato.
E invece Marissa Cooper è stata spodestata alla grande da Derek Shepherd.
Mostrate la scena in cui Derek viene travolto mentre cerca il telefono, come campagna pubblicitaria contro l’uso dei cellulari mentre si guida.
Avrete un impatto e un effetto sulla gente, che manco immaginate.
Era tutto scritto nella 5×01.
Nell’incubo di Meredith che sogna Derek travolto in un incidente stradale e lo vede morire.
Doveva andare davvero così?
Shonda è così sadica da aver messo questa profezia già a metà storia?
Era davvero parte della trama orizzontale la morte della seconda colonna portante dello show?
Se ha senso andare avanti con la serie?
Sì, io la pretendo la dodicesima stagione e anche quella dopo.
E sapete perché?
Perché se davvero la 11×24 sarebbe il series finale, io impazzirei.
Non accetto che Derek Shepherd sia morto a tre puntate dalla fine di tutto.
Mi farebbe proprio impazzire questo pensiero, dovrebbero rinchiudermi in manicomio.
E sì, continuerò a guardare la serie, perché Meredith è la mia persona, lo è sempre stata, tutto è iniziato con lei, e fin quando sarà sulla giostra, ci sarò anch’io al suo fianco.
“Per quanto tempo è per sempre?”
“A volte soltanto 10 Anni, 11 Stagioni, 247 episodi”
Ho perso il mio credo.
Sofferentemente vostro,
Daniele.
27 giovedì Feb 2014
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acqua, aiuto, amore, anima, anni, Attualità, bisogno, blog, casa, Così, curiosità, delusione, depressione, deserto, Devo, dolore, domanda, donna, Dopo, dubbi, feste, finalmente, fine, freddo, gelosia, giorni, giorno, giuramento, grazie, Italy, life, male, new post, normale, novembre, novità, nuovo post, partire, paura, pensare, pensieri, perchè, possibilità, prigione, prima volta, promessa, racconti, rivedersi, separazioni, settimane, sfogo, sister, sms, sola, solitudine, sorella, sorelle, telefono, tempo, tornare, tristezza, Tutti, vicino, vita
Jealousy and Flirtation, di Haynes King
La gelosia è un sentimento umano. Assume nel tempo il significato del timore di perdere o non ottenere un bene o un affetto o qualcosa che entri in possesso di qualcun altro.
La gelosia è un sentimento di ansia e incertezza dell’essere umano, causata dal timore di perdere o non ottenere la persona amata perché essa sia preferita da altri o preferisca altri. La conseguenza può essere di rabbia e risentimento verso chi sia più considerato dalla persona amata; più in generale è causata dal timore di essere traditi dalla persona amata.
Lo ammetto, senza problemi, perchè sono una persona onesta, sia con me stessa che con chi mi legge, ascolta, vede: sono una persona gelosa. E’ un lato brutto del mio carattere. Non c’è da vergognarsi, bisogna imparare a farci i conti.
Nel corso dei miei pochissimi 26 anni posso dire di averci lavorato molto, e di essere riuscita a smussare gli angoli di questo lato di me.
Alcuni atteggiamenti pero’, mi danno fastidio, e il lato geloso di me torna a galla.
Non sono tipo da scenate teatrali, sfuriate, urla, litigi… No, assolutamente no.
Sono più tipo da candeggina corrosiva al posto del sangue che scorre, mi consumo dentro, me lo si legge in faccia, si vede dal linguaggio del corpo che qualcosa mi da fastidio.
Poi lo dico da sempre, io ho un (maledetto) dono: percepisco il pericolo in anticipo; quando una situazione “puzza“, o qualcosa non quadra, io me lo sento. Tanto giro e tanto volto la situazione, che il nodo arriva al pettine, ed ogni santa volta dico “LO-SA-PE-VO!”.
Il mio dono non sbaglia mai, fidatevi. Ho sempre avuto ragione.
Chiamatemi sospettosa, chiamatemi maligna, chiamatemi come volete, ma fino a prova contraria, non mi sono mai mai mai sbagliata.
Cioè, non è che sono gelosa perchè presa dalle paranoie o dalle paure, no.
Sono gelosa con cognizione di causa. Quando c’è motivo di infastidirsi, allora mi infastidisco, ma MAI a caso.
C’è anche un altro punto, questa volta meno generico: in questo preciso momento storico della mia vita non occupo nessuna posizione che mi permetta di essere infastidita, gelosa, o che mi permetta di fare domande. Io non sono niente e nessuno per nessuno. Quindi non mi rimane altro che consumarmi e rodermi.
Questo è quanto, sappiatelo. Sono gelosa, ma ci sto lavorando.
26 mercoledì Feb 2014
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acqua, aiuto, amore, anima, anni, Attualità, bisogno, blog, casa, Così, curiosità, delusione, depressione, deserto, Devo, dolore, domanda, donna, Dopo, dubbi, feste, finalmente, fine, freddo, giorni, giorno, giuramento, grazie, Italy, life, male, new post, normale, novembre, novità, nuovo post, partire, paura, pensare, pensieri, perchè, possibilità, prigione, prima volta, promessa, racconti, rivedersi, separazioni, settimane, sfogo, sister, sms, sola, solitudine, sorella, sorelle, telefono, tempo, tornare, tristezza, Tutti, vicino, vita
Questa giornata sta volgendo al termine… Non é stata un gran che… Mi sento terribilmente stanca, fisicamente intendo. Ho quella sensazione di stanchezza che mi fa girare la testa. Avrei bisogno di dormire in questo momento; avrei bisogno di chiudere gli occhi e abbandonarmi.
Oggi, veramente da ieri sera, “qualcuno” ha le palle girate, dialogo ridotto ai minimi termini, e qualunque cosa accada é colpa mia. Quindi fastidio, nervosismo, scontrosità (é italiano?) si riversano tutte su di me.
Gli ho fatto delicatamente presente che non sono responsabile io dei mali del mondo ne delle fatiche che ogni essere umano tutti i giorni deve affrontare. Come risposta ho ricevuto “Nessuno ti obbliga a stare qui con me”. Ho risposto “Se ti avanzano due minuti – pure meno – tra una cosa e l’altra, chiediti perché ci sono e non mi muovo” .
La risposta é stata “Me lo chiedo, non temere”.
Dopo due minuti ho scritto “Ti voglio bene“, e ha risposto “Anche io”.
Più nulla da prima delle 16:19.
Cosa dovrei fare a questo punto? Parlargli per prima?
Per la cronaca, due sera fa, prima di andare a dormire era connesso a Skype col cellulare, e non rimameva connesso… Mi sono chiesta perché… Faceva avanti e indietro da whastapp (io lo vedevo dall’ipad, ma lui non ha il numero, non ce l’ha nessuno se non mia mamma e mia sorella, l’ho messo sul tablet solo x sfizio…). All’una passata. E non parlava con sua sorella. Proprio lui che da 2 giorni non manda più il buongiorno, che nemmeno si é accorto che da 2 giorni ho cancellato quel ca**o di programma
Ma questi sono solo pensieri sconnessi e poco lucidi di una persona che sta soffrendo e trattenendo il respiro in silenzio.
Sono cattiva, sospettosa, apprensiva, … Innamorata, con un pugno di mosche in mano.
Da stamattina é scesa qualche lacrima, e prevedo una dura nottata.
25 martedì Feb 2014
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acqua, aiuto, amore, anima, anni, Attualità, bisogno, blog, casa, Così, curiosità, delusione, depressione, deserto, Devo, dolore, domanda, donna, Dopo, dubbi, feste, finalmente, fine, freddo, giorni, giorno, giuramento, grazie, Italy, life, male, new post, normale, novembre, novità, nuovo post, partire, paura, pensare, pensieri, perchè, possibilità, prigione, prima volta, promessa, racconti, rivedersi, separazioni, settimane, sfogo, sister, sms, sola, solitudine, sorella, sorelle, telefono, tempo, tornare, tristezza, Tutti, vicino, vita
Ve la ricordate quella tipo che scriveva a Lui, a maggio? Quella di cui ho letto i messaggi? (Si lo so che ho sbagliato…)
Beh, sono riuscita a vederla in faccia.
Mia sorella mi lascia il suo account Facebook aperto sull’ipad… Ho digitato nome e cognome… Viene fuori una signorina con sotto scritto “1 amico in comune” … I suoi amici non sono visibili però.
E ora cos’ho risolto?
Un cazzo.
Mi rode solo di più. Forse perché mi sono resa conto che é reale. (Egocentrica, oltre che reale, dato che come foto di copertina ha 10000 sue foto XD ) ma vabbé, questa é un’osservazione che potevo anche risparmiarmi.
Buona notte da me, il mio mal di stomaco fulminante, e le mie lacrime a breve.
Yuppyyyyyyyyyyy
30 lunedì Dic 2013
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Allora … Dopo l’umiliazione di 2 giorni fa, serata in cui ho cercato di placare gli animi dopo che ho fatto presente di essere stata invitata “per pena” … E’ seguita un’altra chiacchierata, molto più pacata e razionale, in cui mi si spiegava quanto fosse incasinato muoversi sotto le feste, quanto fosse costoso muoversi i giorni di festa. Mi è stato descritto tutto come molto problematico e pesante. (Mah…)
Ho esposto le possibilità: prendo il treno il 31/12, arrivo sotto casa Sua alle 15/15.30 e riparto obbligatoriamente dopo il 6/01 perchè prima di tale data ogni biglietto di ogni mezzo costa un numero a tre cifre. Mi è stato risposto che potevo rimanere pure fino a Pasqua, ma che bisogno c’è di vedersi ora con tutta fretta quando potrei scendere dopo capodanno con tutta calma e spendendo meno della metà? (Ma coi miei soldi, posso farci quello che mi pare? Evidentemente, NO)
…
Mi è stato descritto come problematico spostarsi, fare le cose di fretta, all’ultimo minuto (COLPA MIA?!?!?). Mi ha detto “sembra quasi che io non ti voglia qui” (SEEEMBRA???) “ma ho saputo ieri cosa facevamo… Mangiamo a casa e a mezzanotte andiamo al parco della città, niente di che”.
Alla fine della fiera mi sono stancata e gli ho dato ragione. Ha ragione, spendo tanti di quei soldi che potrei risparmiarmi, mi affatico per niente a lavare e stirare la roba da mettere in valigia, devo fare i biglietti all’ultimo momento… Non scendo! Me ne sto a casa! E guai a lui se me lo rinfaccia. GUAI.
Ora poverino è in pensiero, perchè sa che sono a casa da sola. “Ma mi dispiace, non è giusto… 😦 ” … MAVAFF****LO! E scusatemi per la parolaccia. Ma quando ci vuole, ci vuole!
Adesso che tutto è deciso in modo definitivo, me ne sto un po’ sulle mie. Sono arrabbiata da morire.
Anche per un altro motivo.
Mi chiedo perchè il signorino “allergico al cellulare” improvvisamente, dopo aver comprato il telefono nuovo, entra ed esce da whastapp. Con chi cavolo si scrive, se fino a 4 giorni fa il telefono era un optional? Ieri ridendo e scherzando sul suo nuovo acquisto mi ha detto “eh su whatsapp parlo con 2 o 3 persone…” Ok … Io, la sorella … E ?????????
Vederlo entrare, sapere che adesso usa sto cavolo di telefono come non l’ha mai usato in 15 anni, mi da una noia assurda.
Credetemi, da quando lo conosco, se ha fatto una ricarica da 10€ ogni 3 mesi è grasso che cola. Ora ha fatto un piano telefonico “solo internet”. Capisco che possa servigli per lavoro/studio, ma sta cosa di whastapp mi manda in bestia. Non sapere se quella famosa ragazza dei messaggi di maggio è il pezzo del puzzle che manca, mi da i nervi.
Ah ma tanto io non sono nessuno, di cosa mi impiccio XD.
Vabbè, cercando di non pensarci e di non sbirciare l’app a caso, tanto per farmi del male … Questo è quanto, non vado da nessuna parte, starò coi miei, mia sorella e i miei nonni (ma come si fa, a 26 anni … Bah) … E con tutti voi! (Anche se Lui non lo sa, ma sapete una cosa? Chissenefrega. Dopo tutto questa è la massima cattiveria che ho nei suoi confronti…)
Grazie a tutti per i commenti nel post precedente, farò davvero tesoro dei vostri consigli per il futuro.
Ah, per la cronaca, se Lui si aspetta che io mi proponga di scendere, si attacca al tram. Chi mi vuole mi chiama. Creperò dentro, ok pace, ma io non tiro + fuori il discorso. O almeno ci provero’ con tutta me stessa.
Grazie a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
28 sabato Dic 2013
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Tratto da una conversazione in Skype un’ora fa -.-
[18:22:42] Lui: andate a milano a capodanno allora?
[18:22:53] Io: i miei si
[18:23:00] Lui: e tu?
[18:23:04] Io: nono
[18:23:14] Lui: e dv vai?
[18:23:20] Io: da nessuna parte
[18:23:26] Lui: stai a casa sola?
[18:23:34] Io: penso di si
[18:23:40] Lui: che vuol dire penso?
[18:23:59] Io: mia sorella non sa se va con loro o va dalla sua amica in montagna
[18:24:13] Lui: quindi al massimo c’è tua sorella a casa con te?
[18:24:30] Io: se non rimane a dormire in montagna si
[18:24:43] Io: un po tutto campato x aria, come sempre 😀
[18:24:45] Lui: ma come cazzo si fa a stare da soli
[18:24:49] Lui: senti vuoi venire qui?
Io avro’ tutti i difetto del mondo, saro’ la persona + sola e triste di questa Terra, ma PENA, NON DEVO FARNE A NESSUNO.
Scusate eh.
Poi quando gli dico [sabato 28 dicembre 2013 19.01.34 Io: penso che se ti faceva piacere avermi vicino a prescindere da dove mangiavi, cosa facevi e con chi, me l’avresti detto “prima” .. Mi sento dire che è una frase del ca**o e che sono meschina.
IO?
IIIOOO?
Oddio.
Devo calmarmi o finisco in pronto soccorso stasera.
(Non dovrei andarci, giusto?)
PS. non è vero che sarò da sola, ci saranno i miei genitori ed i miei nonni che pare non vadano più a Milano.
27 venerdì Dic 2013
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Allora.. Mia mamma ha chiamato la Sua x fare gli auguri… La mamma di Lui ha chiesto se scendo da loro x Capodanno (non Lui, sua madre XD) e ha detto che posso scendere anche stasera e rimanere quanto voglio…
Ora.. Sarò cretina, x carità.. Ma mi aspettavo/immaginavo una conversazione mamma-figlio che finiva con Lui che mi scrive su Skype o mi fa scrivere dall sorella e mi diceva “dai scendi, che fai a casa!”
AHAHAHAHAHAHHAHA
Siamo al 27 dicembre, ore 19 e ancora nulla di fatto.
So benissimo che potrei prenotare e dire “bello mio, arrivo domani alle XX” .. Ma non sono il tipo da autoinvitarmi.. Cioè non so cosa facciano ne dove andranno, non so se hanno programmi, non so se vanno a casa di qualcuno del gruppo anche solo x stare tutti insieme. Non so assolutamente nulla! Non voglio autoinvitarmi in modalità disperata. Non esiste proprio.
So benissimo che nessuno si farebbe problemi nel caso in cui piombassi da loro, ma caratterialmente non sono il tipo.
È colpa mia. Ho troppe aspettative.
Pensavo che avesse capito quanto c’ero rimasta male l’anno scorso e l’anno prima.
Pensavo ci tenesse.
Pensavo… Troppo!
27 venerdì Dic 2013
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Ciao a tutti! Come state? Avete passato un buon Natale?
E’ passato Babbo Natale? … Allora, cosa avete trovato sotto l’albero?
Direi che ho passato un Compleanno un po’ così… Ho praticamente già dimenticato…
Due cose pero’, sono rimaste, il mal di stomaco post abbuffata (che accompagna il nervoso ormai costante), e il mio auto-regalo, un bracciale STUPENDO di Swarowski.
Sì lo so, “cosa te lo compri a fare se tanto non esci mai?” … Mi piaceva e me lo sono comprato. Mi sono fatta un regalo! Non penso mai a me stessa, in tutti i sensi! Eccheccavolo!
I miei e i nonni hanno contribuito alla crescita del mio Pandora; ora è composto da 8 pezzi, poco più di un terzo è completato, ed ho un buono-regalo per un altro ciondolo. A gennaio se ne parla.
Ieri una noia mortale e noiosa. Ho dormito per un po’ di pomeriggio, poi hanno voluto giocare a Monopoli. E ho detto tutto.
Mi sono svegliata oggi, dopo due ore di sonno (grazie mal di stomaco, TVB!) e sia i miei che i miei nonni, a distanza di 3 minuti ciascuno, mi chiedono se vado da Lui a capodanno XD
Lui non se ne preoccupa minimamente e i miei si?!? AHAHAHA Che ridere.
Ho risposto con tutta le delicatezza (e lo scazzo) di questo mondo che non ne voglio piu’ sapere. Me ne sto a casa e finita che sia. Tanto ormai siamo al 27. Cosa ca**o vuoi organizzare? Cosa Ca**o vuoi prenotare? Io non sono la Banca d’Italia.
Archiviato. Pace.
Cooooooomunque.. Ho mal di stomaco, ma quel male da “ho mangiato troppo” … Tipo quando si torna dai matrimoni … Non voglio più vedere cibo fino all’anno prossimo!
Vabbè, torno sul letto, non sto proprio bene oggi.
Approfitto per fare gli auguri a Namida, oggi è il suo compleanno! Auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
24 martedì Dic 2013
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Ci ho pensato tanto, prima di scrivere questo post.
Oggi, e soprattutto domani, non vorrei rattristare ne appesantire nessuno… Ma ai tanti motivi del mio essere preoccupata, tesa, triste, etuttoilresto, se ne è aggiunto uno nuovo: per la prima volta dopo 25 anni mia zia, la mia unica parente di sangue qui vicino, non viene a festeggiare il mio compleanno (domani). La Signora – e qui cito – non ha voglia di passare il Natale come lo ha passato negli ultimi vent’anni.
Quindi, chissenefrega della famiglia, del compleanno della nipote “che tanto adori”. Goditi la montagna con tua nuora ventenne.
Direi bene.
Non fraintendetemi, non parlo per invidia. Ma lei è MIA zia. La mia UNICA zia.
La signorina ci va in palestra, a fare shopping, a mangiare fuori, va in vacanza con mia zia. Semplicemente perché ci abita attaccata ed io a 40 Km.
Ma porca miseria. Mi viene tolto anche il compleanno.
E allora sapete cosa vi dico? Io sono stanca di tutta quest’ipocrisia. “La famiglia, il Natale, il Natale in famiglia, vogliamoci bene, telefoniamoci, vediamoci la domenica” COL CAVOLO! E’ tutta circostanza! E a me, tutta questa falsità, fa SCHIFO.
Quindi da oggi, “buongiorno e buonasera”. L’educazione minima richiesta. E che non mi si chieda altro. Perchè io l’ipocrita non la faccio. Sono grande abbastanza. E sono stanca. Ho già avvisato mio padre (fratello di mia zia), e non ha commentato.
Vabbè, dopo questa … Ringrazio per avermi rovinato il compleanno e spero passi in fretta.
Ringrazio Pietro, Mauro e Namida per i commenti al post precedente. Non vi ho risposto perché credetemi, ci sto riflettendo su. Sto assorbendo e sviscerando le vostre parole e mi sto dando una calmata. Il fatto che io in questi giorni senta Lui lontano ed un brutto presentimento, non mi aiutano per niente a vivermi per lo meno decentemente queste feste.
Faccio del mio meglio per non pensarci.
Tornero’ per gli auguri e sicuramente non mancherà qualche sfogo.
Non assaggiate troppe cose mentre preparate il cenone della vigilia!
●○•°La mia mente è un turbinio di parole sparse che cercano un senso°•○●
...di più equivale a straparlare.
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Ragazza in psicanalisi da recuperare
Ricordati di questi anni
romanzo a puntate di Ben Apfel
Pensieri e paure di un' aspirante prof.
Se potessi appende il quadro della mia vita, prenderei martello e chiodo e lo appenderei... storto. Per non correre il rischio di essere in bilico. Infondo, nel mio mondo è tutto storto (anche se potrei essere io a guardare dal punto di vista sbagliato).