Non è stato possibile passare capodanno insieme, perchè Lui e la sua famiglia sono andati a sciare (mi avevano invitato ma non scio, sarei stata solo d’intralcio).
(Cerco di farla breve, giuro)
Scendo a casa sua a febbraio, rimango una settimana, scappano 2 baci, ma tutto tace.
Scendo a maggio, decisa a parlargli e chiarire questo limbo.
Scrivo una lettera. Quattro facciate in cui mi rivolto come un calzino e gli dico quanto Lui sia speciale, un elenco infinito delle sue qualità, quelle che lui non vede più perchè si è chiuso in se stesso e vuole per forza fare il cinico cattivo col mondo per proteggersi. Scrivo chiaramente che per me è un regalo ogni giorno averlo di nuovo nella mia vita, e che assolutamente non chiedo ne voglio di più di quanto abbiamo. Aggiungo che posso e voglio dargli di più. Ci sono sempre stata per Lui, anche quando non ci parlavamo. Sono l‘unica persona (a detta sua) che riesce a calmarlo e a farlo ragionare quando si arrabbia e si agita. Lo faccio ridere, lo faccio distrarre.
Gli faccio un paragone nella lettera: è come se fossimo al 299esimo piano di un palazzo di (300 piani). Gli sto chiedendo se vuole salire al 300esimo, perchè la vista è più bella; non che dove siamo ora faccia schifo. Gli dico che l’unica cosa che mi sono sempre sentita in grado di fare, è stargli vicino, accompagnarlo, esserci. Saprei farlo al meglio.
Ho scritto anche che se non dovesse sentirsela, per uno, dieci o centomila motivi, tutto rimarrebbe come ora, perchè comunque vada, Lui è e resterà sempre il mio migliore amico, la persona più importante che io abbia mai conosciuto e mai conoscerò.
Indovinate un po’ ? Non ho trovato il momento giusto per dargliela. Ce l’ho avuta in tasca per giorni e giorni.
Non ho trovato il coraggio. Lo ammetto.
Poi è successa una cosa… Quando una donna ci vede lungo, fidatevi!
Mi dice che con gli ultimi 10 centesimi rimasti sul telefono, mi ha chiesto se fossi atterrata all’aeroporto… Mi si accende una lampadina… Conto i messaggi che mi ha inviato da quando so che ha fatto la ricarica, e sorpresa sorpresa, sono 3. Quindi … 10.00 € – 0.30 € = ???
Se Lui è la stessa persona che mi dice di essere solo, di non avere più sentito amici e amiche da quando è successa tutta quella brutta storia a luglio 2010, che soffre il sabato sera e la domenica perchè non esce, che è sempre allergico al cellulare (da quando ci conosciamo, se mi ha mandato 20 sms, è grasso che cola!) … Dove sono finiti 9 EURO?
Mi tengo questo dubbio per me.
Finchè una mattina… Va a farsi la doccia e il suo cellulare è sul comodino.
Lo so ho sbagliato anche solo a pensarlo.
Comunque lo prendo in mano e leggo messaggi inviati e ricevuti.
E’ violazione della privacy, LO SO.
Non mi sono mai comportata così, cosa mi prende? NON LO SO.
E l’intuito di una donna, non sbaglia MAI.
C’era un numero imprecisato di sms ricevuti e inviati da/a una certa S.C.
Gia’ mi sta sulle palle.
Sto tutta la giornata col magone. Perchè ha dei segreti con me?
Mi conosce troppo bene, mi chiese 3000 volta cosa avessi, finchè prima di cena scoppio in un pianto disperato e gli confesso tutto. Gli dico solo che ho letto il nome, non che ho letto il contenuto di qualche sms.
Va in bestia per l’atto in se, perchè LO SO BENISSIMO che la violazione della privacy per Lui è come l’omicidio. La privacy per Lui è un Credo. E io, consapevolmente l’ho violato. (Ma scusate, non per giustificarmi, voi cosa avreste fatto al mio posto???)
Non mi da nessuna spiegazione precisa se non un “Tranquilla, non è come puo’ sembrare. D non è come sembra, non posso parlartene perchè è coinvolto un amico. Ma tranquilla, non è come sembra”
E quando un uomo dice “non è come sembra” … Sicuramente è PEGGIO! … No?
Comunque mi perdona per la mia mancanza di rispetto, e chiude il caso.
Io continuo a pensare a quel nome, diventa quasi un’ossessione, ripenso alle sue parole… E non riesco a smettere (ancora oggi).
La sera dopo andiamo a mangiare fuori e al cinema, non mancano i complimenti, le occhiatine, le coccole… Prima che iniziasse il film mi cerca con le mani, e infilo il mio braccio sinistro sotto la sua spalla destra… Appoggio la testa sulla sua spalla… Dopo due secondi gli arriva un sms… Era inevitabile che leggessi! Vedo il mittente, sempre S.C. e a malo modo mi sposto. Lui nota questo mio gesto di stizza che io giustifico con “Non volevo leggere e violare la tua privacy di nuovo, e in quella posizione era inevitabile”. Mi risponde “Era C. voleva sapere se domani c’ero a lezione”. Rispondo, in modo piuttosto sgarbato (scusate ma ad essere presa in giro non ci sto!), “no tesoro, era S.C.! Ma comunque poteva essere pure il Papa, non mi interessa!” . (Si, non mi interessa come noooooooooooooo!)
Per tutto il tempo del film, che mi è andato storto, non ho proferito parola, ne mi sono avvicinata. NULLA.
Ci rimettiamo in macchina e mi chiede che problema avessi. Io rispondo, con più sarcasmo di quanto volessi, il classico “NIENTE”. Lui non la prende bene, e sbraitando mi chiede se fossi gelosa. Rispondo “No, figurati, tu sei libero di fare cio’ che vuoi con chi vuoi, ed io altrettanto, mica stiamo insieme!”.
Ho visto una saetta nei suoi occhi, ho notato il fastidio. Posso dire di aver visto in faccia il Fastidio.
Perchè era infastidito? Dalla mia presunta e millantata mancanza di gelosia e fastidio?
Tutti i segni mi portano a pensare a questo, perchè ho sempre ribadito questa tesi. Ho sempre mantenuto il punto.
E’ la bugia più grossa che io abbia mai detto.
Che ne pensate? Ha senso?
Mi sto ancora consumando l’anima per questa cosa.
S.C. è il mio incubo.
L’attacco di panico di qualche settimana fa, è anche colpa sua.